“Considero il consumismo come una forma di fascismo peggiore di quello classico… capace di omogeneizzare le società privando di realtà i diversi stili di vita”
Pier Paolo Pasolini
Conduciamo la nostra vita circondati da immagini e messaggi ideati per trascinarci in un mondo artificiale che mercifica le nostre esperienze quotidiane. Offrendo la suggestione seducente di una fuga confortante dalla nostra “normalità”, queste immagini generano bisogni materiali in continua evoluzione. Ma, soprattutto, propongono anche modelli di ruolo irraggiungibili. Palpabile è quindi il contrasto tra le nostre vite reali e le vite idealizzate di questo altro mondo patinato che siamo invitati a desiderare. Un mondo che fa sembrare cosi' 'imperfetta' la nostra normalità.
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